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PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA CONTRO IL “MODELLO MILANO”

GENTRIFICAZIONE - PRECARIZZAZIONE - PRIVATIZZAZIONE

Milano viene dipinta come la “metropoli inclusiva e delle opportunità per tutti”. Da anni denunciamo come il successo di questo “modello” sia in realtà solo di facciata, perché basato su una strutturale precarizzazione del lavoro.

Gentrificazione dei quartieri e attacco al diritto all’abitare. Il rinnovamento dei quartieri, pur coinvolgendo archistar internazionali, ha avuto come effetto il peggioramento delle condizioni di vita delle classi popolari. A Milano ci sono circa 10 mila case popolari vuote mentre i prezzi degli affitti crescono in modo esponenziale. La carenza di alloggi è accompagnata dalla crescita di modelli di consumo opulenti nelle zone centrali, che naturalmente escludono ampie fasce di popolazione. Mentre la separazione della Royal Family milanese dei Ferragnez teneva impegnati media e politica, nessuno si è indignato quando gli inquilini del Residence Sociale Aldo Dice 26×1, che da anni ospita famiglie di sfrattati a cui il Comune non riesce a dare una risposta adeguata, sono stati lasciati al freddo per settimane. Questi sono gli effetti della Milano “città vetrina”.                                                                                    

Privatizzazione dei servizi pubblici. Milano è la “città delle opportunità”, ma solo per chi se lo può permettere.           Il privato dilaga in ogni settore: crescono grandi ospedali privati a discapito del sistema sanitario pubblico sottofinanziato; ricche università e istituti scolastici privati si accaparrano fondi pubblici quando la scuola pubblica da decenni subisce tagli; il trasporto pubblico urbano è oggetto di interessi privati che oltremodo contribuiscono a collocarci tra le città più inquinate d’Europa. Uno degli effetti della privatizzazione dei beni comuni è stato che durante la pandemia la fascia di popolazione vulnerabile è rimasta alla mercé di speculatori finanziari e rentiers.

Precarizzazione strutturale del lavoro. Dalla città della grande industria e delle lotte operaie, Milano è diventata una Disneyland neo-liberale dei servizi che nasconde marginalità, esclusione sociale e isolamento. La chiusura degli insediamenti industriali ha dato spazio ad attività a basso valore aggiunto (commercio, ristorazione, turismo, pulizie, sicurezza), con lavori dequalificati e paghe povere. Alcuni esempi: il Contratto dei Servizi Fiduciari, usato per pagare stipendi sotto la soglia di povertà e incostituzionali; il CCNL Multiservizi, usato per esternalizzare in appalto intere fasi lavorative, in supermercati, negli hotel, nelle scuole, negli enti locali e persino nelle fabbriche e nei magazzini, con una paga oraria poco più di 6 euro; il CCNL settore Commercio, dove è stato recentemente siglato il rinnovo del contratto nazionale, con aumenti irrisori spalmati in 4 anni che non consentono neanche il recupero di un terzo dell’inflazione che grava sulle famiglie; il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata, dove le aziende pretendono di rinnovare il contratto nazionale senza dare reali aumenti salariali ma introducendo dei meccanismi per rendere demansionabili i dipendenti.

RIPARTIRE DAGLI INTERESSI DEI LAVORATORI E DELLE CLASSI POPOLARI E’ NECESSARIO PER INVERTIRE QUESTA TENDENZA.

ORGANIZZATI CON LA CUB PER RIVENDICARE:

  • RINNOVO DEI CONTRATTI NAZIONALI CON AUMENTI IMMEDIATI DI ALMENO IL 20% E REINTRODUZIONE DELLA SCALA MOBILE. Per combattere realmente l’inflazione.
  • RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO PER I FULL-TIME. PART-TIME NON INFERIORI ALLE 24 ORE SETTIMANALI. Lavorare tutti e lavorare meglio è possibile!
  • REINTERNALIZZAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ IN APPALTO E CANCELLAZIONE DEI CONTRATTI PRECARI. Diciamo basta a vergognose differenziazioni tra i lavoratori utilizzate solo per far risparmiare gli imprenditori.
  • INVESTIMENTI NELLA SANITA’, TRASPORTI E SCUOLE PUBBLICHE. Basta finanziare il privato, ripartiamo dai beni e dagli interessi collettivi.
  • BLOCCO DEL RINCARO DEGLI AFFITTI; INVESTIMENTI NEGLI ALLOGGI PUBBLICI. La casa è un diritto per tutti.
  • CHIUSURA DI SUPERMERCATI E CENTRI COMMERCIALI NELLE GIORNATE DI FESTIVITA’. Riappropriamoci dei nostri tempi di vita.

MERCOLEDI’ 1° MAGGIO ORE 10.00 CENTRO COMMERCIALE PORTELLO

Piazza Portello ang. Via Grosotto (Tram 14 – Autobus 90 – M5 Portello)