Per il cessate il fuoco immediato. A favore della Resistenza e per l’autodeterminazione del popolo palestinese

Sciopero nazionale!

Da 76 anni il popolo palestinese è vittima di una delle più feroci oppressioni della storia. Un’oppressione, quella sionista dello Stato razzista d’Israele, che dal 1947 ad oggi ha già causato decine di migliaia di morti e milioni di profughi cacciati dalle loro terre.

Da mesi si sta consumando, nella Striscia di Gaza, un vero proprio genocidio: si contano già oltre 27 mila morti, di cui 13 mila  bambini,  migliaia di feriti, invalidi e la distruzione di oltre il 60% delle abitazioni.

 

L’intero territorio di Gaza, che rappresenta la più grande prigione a cielo aperto del mondo, dove centinaia di migliaia di persone sono private dei più elementari diritti umani, è sotto costante bombardamento, senza acqua, luce, gas, carburante; a rischio di epidemie, con i pochi ospedali rimasti in funzione e ormai al collasso.

Una situazione catastrofica dove il prezzo più alto, come sempre, lo stanno pagando bambini, minori e persone fragili.

Stessa drammatica situazione in Cisgiordania, dove la popolazione palestinese vive da decenni una condizione, da apartheid attorniata da decine di insediamenti con circa 800.000 coloni israeliani ben armati, dei quali la maggior parte fanatici. Solo in questi ultimi mesi sono stati uccisi centinaia di palestinesi e migliaia sono stati imprigionati in detenzione amministrativa (senza alcun motivo).

 

Esprimiamo il nostro totale sdegno nei confronti del governo italiano, che nulla sta facendo in favore della popolazione palestinese se non di votare contro qualsiasi risoluzione che chieda il cessate il fuoco immediato. A questo si aggiunge la falsificazione messa in  atto dai principali media, che omettono sistematicamente di riportare le cronache del genocidio portato avanti dagli israeliani nella striscia di Gaza mentre diffondono all’unisono la narrazione dei «palestinesi terroristi» e del «diritto di esistere» del popolo ebraico, tacciando di antisemitismo tutti coloro che criticano le politiche criminali dello stato sionista  d’Israele: ciò nonostante sono centinaia di migliaia gli ebrei in tutto il mondo che criticano le politiche d’Israele: antisionismo non è antisemitismo! Un concetto che a più riprese, in tutte le occasioni possibili, è stato ricordato dai fratelli palestinesi.

 

Le piazze di tutto il mondo si stanno tingendo coi colori della bandiera palestinese, milioni di persone stanno animando cortei chilometrici in tutte le principali città del globo. Un grido di rabbia e di dolore che echeggia ad ogni latitudine e a cui noi ci uniamo. Fino alla fine dell’occupazione israeliana.

 

La Allca-Cub, da sempre dalla parte degli oppressi e degli sfruttati, si stringe al fianco del popolo palestinese e sostiene la sua eroica Resistenza che da 76 anni cerca di difendersi dall’oppressione di uno dei più potenti e meglio armati eserciti del mondo, sostenuto dall’imperialismo occidentale (Stati Uniti in testa!) che attraverso lo Stato d’Israele mira ad avere il proprio avamposto in Medio oriente.

 

Per quanto esposto accogliamo appieno all’appello dei GPI e delle altre associazioni e reti del movimento palestinese. Facendo seguito al mandato del nostro Direttivo nazionale del 23 gennaio proclamiamo lo sciopero nazionale per le categorie: chimica, gomma-plastica, farmaceutica e vetro, per l’intera giornata di venerdì 23 febbraio 2024, dando mandato alle singole realtà locali e unità produttive di articolare lo sciopero sulla base delle turnazioni lavorative.

 

Fermare il genocidio del popolo palestinese!

Per il  ritiro immediato delle truppe israeliane dai territori occupati!

 

 

 

 

       

        A.L.L.C.A. (Associazione Lavoratrici e Lavoratori Chimici Affini)

Confederazione Unitaria di Base