TUTTI HANNO DIRITTO ALLE CURE SANITARIE ANCHE GLI ANZIANI MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI
Volantinaggio dalle 10.30 alle 12.30 davanti alla sede della ATS di Milano in Corso Italia 52
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Siamo davanti alla sede dell’Agenzia Tutela della Salute (ATS) per chiedere un incontro con il Direttore Generale al fine di spiegare le ragioni di questa mobilitazione e chiedere le risposte conseguenti.
Si tratta di alcune migliaia di persone ricoverate (non ospitate) nelle cosiddette RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) e dei loro famigliari e parenti.
Nella gran parte dei casi sono persone anziane colpite da malattie croniche e/o da gravi disabilità che richiedono cure permanenti e riabilitazione specifica previste dal Servizio Sanitario Nazionale. Di fatto sono inserite in un regime “spurio” definito “socio-assistenziale” che prevede il pagamento di una retta a carico per una parte delle persone malate e/o dei rispettivi comuni di residenza e per un’altra parte del servizio sanitario regionale. Quest’ultimo dovrebbe intervenire per il 50% di costi, ma non è così; risponde nei fatti per una quota inferiore.
La situazione si è aggravata con l’epidemia di COVID19 sia per l’oggettiva presenza e concentrazione delle persone ricoverate sia per alcune scelte sciagurate operate dalla Regione Lombardia di spostamento di persone colpite da questa infezione in alcune RSA che hanno moltiplicato i contagi. Sono state successivamente prese misure restrittive, in particolare quelle di chiudere le visite di famigliari e parenti.
Dopo non poche mobilitazioni e proteste promosse dalle associazioni di questi ultimi, il Ministero della Salute su loro pressione, in data 10 giugno 2022 ha emanato un ulteriore circolare per sottolineare che:
- “le visite dei famigliari sono necessarie quanto le cure sanitarie; esse devono essere concesse giornalmente”
- le eventuali limitazioni decise dal Direttore Sanitario della struttura devono essere comunicate alle ASL (ATS in Lombardia), la quale entro 3 giorni deve dare eventuale parere negativo alle restrizioni”.
TUTTO CIO’ HA MOSTRATO I LIMITI E L’INSUFFICIENZA DEGLI INTERVENTI DELLE E NELLE RSA ed è per questo che si richiede a chi deve vigilare per il loro buon funzionamento quanto segue:
- LA VERIFICA DELL’APPLICAZIONE PUNTUALE DELLA CIRCOLARE MINISTERIALE,
- IL RISPETTO DELLE NORME SULLE RETTE DA PARTE DELLE REGIONI E DEI COMUNI,
- IL RICONOSCIMENTO DELLE COMMISSIONI PARENTI (ASSOCIAZIONI COMPRESE) NELLE RSA,
- L’ADEGUAMENTO DEL PERSONALE DI CURA E ASSISTENZA NELLE RSA SIA NEL NUMERO CHE NELLE QUALIFICHE; PER TANTO SI CHIEDE L’ABOLIZIONE DEL SISTEMA DEL MINUTAGGIO,
- CONTRATTO DI LAVORO UNICO NEL SETTORE A GARANZIA DI SALARI DIGNITOSI ED ADEGUATI, IN PRIMIS AL COSTO DELLA VITA
SI VUOLE INFINE INIZIARE UN DISCORSO CON LE PARTI ISTISTUZIONALI PERCHE’ LE RSA E LE RSD DIVENGANO STRUTTURE PROPRIE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E, AL CONTEMPO, ANCHE PER RIDURNE LA PORTATA, ISTISTUIRE SERVIZI DI CURE DOMICILIARI EFFETTIVE ED EFFICACI A FAVORE DELLE PERSONE MALATE CRONICHE NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI GRAVI.
In ogni caso le associazioni firmatarie saranno in grado di fronte ad eventuali inadempienze di rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Coordinamento Nazionale Associazioni Parenti e Lavoratrici/ori (CONPAL), Coordinamento Nazionale per il Diritto alla Sanità delle persone anziane non autosufficienti (CDSA), Coordinamento Regionale in difesa della Salute/Campagna Dico 32, Cub Sanità, USB, Medicina Democratica, Riconquistiamo Tutto-Opposizione CGIL, SLAI COBAS
Milano, 5 Luglio 2022