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incontro delegazione Conpal Lombardia con direttore ATS MILANO DOTT BERGAMASCHI

A seguito del volantinaggio dello scorso 5 luglio 2022 davanti alla sede dell’ATS di Milano, è stato svolto l’incontro con il Dr. Bergamaschi, Direttore dell’ATS.
I rappresentanti del CONPAL (Gabelli, Borgis e Valsecchi) hanno introdotto i punti sui quali discutere e chiedere un confronto costruttivo al Direttore dell’ATS.
In particolare è stato spiegato che il Coordinamento Nazionale è nato da un gruppo di familiari insieme ad alcune associazioni e ad alcune rappresentanze sindacali per denunciare come il protrarsi delle chiusure delle RSA e delle RSD abbia determinato e continui a determinare importanti problemi alle persone anziane malate e non autosufficienti ricoverate nelle strutture sociosanitarie.
E’ dimostrato scientificamente che la presenza dei propri cari e dei familiari ha un effetto terapeutico e l’isolamento ha provocato ulteriore deterioramento e in alcuni casi anche il lasciarsi andare in modo irreversibile.
Oltre a questo ci sono state anche le riduzioni delle attività terapeutiche riabilitative e socializzanti.
Su questi punti dall’inizio dell’anno il CONPAL si è attivato a livello nazionale, in diverse regioni dove i comitati dei familiari, le associazioni e le rappresentanze sindacali sono presenti e si è interfacciato con le istituzioni: il Ministero della Salute, le Regioni, le Prefetture e le ATS.
Da queste iniziative e da questi incontri il primo risultato è stata la Circolare del Ministero del 10 giugno scorso sul ripristino giornaliero delle visite ai parenti ricoverati nelle RSA e nelle RSD.
Purtroppo questa Circolare non è stata ancora applicata completamente dai Direttori delle strutture e in ogni struttura ci sono modalità diverse per entrare, per vedere i propri cari, per avvicinarsi o non avvicinarsi. Oltre a questo i familiari devono accedere con tampone negativo fatto a proprie spese e non per tutti è fattibile, dato i costi elevati dei tamponi.
I rappresentanti del Conpal hanno chiesto quindi al dr. Bergamaschi un aiuto dando indicazioni più precise ed uniformi ai Direttori Sanitari delle RSA e delle RSD.
Hanno chiesto anche che si garantiscano i tamponi gratuiti per i familiari.
Il secondo problema che è stato posto è quello relativo alla organizzazione delle cure all’interno delle strutture di ricovero perché ancora una volta non ci sono criteri e requisiti uniformi, ma una enorme disomogeneità in termini di posti letto, di attività riabilitative e socializzanti, di personale presente.
Manca una equipe multiprofessionale che si occupi della persona sia per gli aspetti sanitari che per quelli sociali.
Ciò che le RSA e le RSD hanno in comune è la scarsità del personale infermieristico e riabilitativo, tutto il sistema si poggia sulla figura dell’operatore socio-sanitario che è presente in numero ridotto rispetto al numero dei ricoverati.
Infatti gli indici MAPO non sono corrispondenti alla incidenza di rischio effettivo nei reparti sia per il rapporto numerico personale/ricoverati, sia per la mancanza degli ausili adeguati (sollevatori, letti elettrici, ecc…).
I rappresentanti hanno quindi chiesto al dr. Bergamaschi, anche pensando a quanto il PNRR sta proponendo per la riorganizzazione della medicina del territorio e con le case e gli ospedali di comunità, di poter rivedere i parametri che regolamentano la presenza del personale, verificando e controllando che vengano rispettati tutti i criteri relativi alla sicurezza.
Tutto questo ben sapendo che la gestione del personale è affidata alle Cooperative, alle Multinazionali che hanno come finalità principale il profitto dimenticando spesso il rispetto delle condizioni dei lavoratori.
Il dr. Bergamaschi ha molto ben argomentato le ragioni che portano alle restrizioni attuali, che sono dettate soprattutto dalla salvaguardia della salute delle persone più fragili, ma si impegnerà a controllare maggiormente e soprattutto chiede ai rappresentanti del CONPAL di segnalare le situazioni di criticità che si verificano.
Sulla questione del personale ricorda che non si riesce ad avere il personale infermieristico, che il numero chiuso previsto ai corsi di laurea non riesce ad essere raggiunto numericamente e che il personale cerca soluzioni lavorative migliori di quelle proposte nelle RSA/RSD.
Inoltre dopo l’infelice periodo della pandemia ora c’è una ripresa di richiesta di ricoveri nelle RSA con una lista di attesa che è di nuovo molto lunga.
Per le difficoltà di assunzione del personale infermieristico il dr. Bergamaschi informa che nella ATS stanno valutando diverse soluzioni che si avvalgono di nuove tecnologie, richiedendo un minor coinvolgimento del personale infermieristico ed affidando molti interventi al personale OSS.
Infine il dr. Bergamaschi propone di incontrarsi con il Presidente di UNEBA Milano, Dr. Marchesi, in quanto da poco UNEBA ha organizzato un convegno che riprende tutte le tematiche principali riguardanti le RSA e le RSD.