La copertura dei CCNL tra narrazione e realtà, nella prospettiva del salario minimo legale

Bollettino ADAPT 6 giugno 2022, n. 22

Bollettino ADAPT 6 giugno 2022, n. 22

Un autorevole commentatore ed ex presidente dell’INPS come Tito Boeri ha recentemente sostenuto l’urgenza di una legge sul salario minimo legale per due principali motivi: da un lato l’esistenza di mille contratti collettivi nazionali (cfr. T. Boeri, R. Perotti, Lavoro, serve il salario minimo, in La Repubblica, 5 maggio 2022) e dall’altro l’esclusione di “milioni di lavoratori” dall’applicazione dei CCNL.

Sul primo punto ci siamo già espressi sul bollettino ADAPT con un contributo che ha cercato di documentare come dei quasi mille CCNL depositati al CNEL meno della metà sia effettivamente applicata e che i CCNL siglati da CGIL-CISL-UIL, che sono una minima parte, coprano il 97% dei lavoratori (si veda S. Spattini, M. Tiraboschi, Questione salariale: guardare la luna, non il dito. A proposito di dinamiche retributive, salario minimo e dei presunti 1.000 contratti collettivi nazionali di lavoro, in Bollettino ADAPT, 2022, n. 18). Invero anche sul secondo punto vi sono alcune precisazioni non banali da svolgere. Per cercare di verificare tale affermazione e la portata dei relativi numeri, è possibile innanzitutto fare riferimento ai dati del flusso informativo Uniemens, resi disponibili nell’Archivio CNEL dei CCNL (v. CNEL, Archivio dei contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al CNEL, 23 maggio 2022, [file: “CCNL settore privato 23 maggio 2022]).

 

Tali dati rilevano il numero medio di lavoratori a cui sono applicati i CCNL depositati presso il CNEL (a cui è attribuito un codice alfanumerico unico), esclusi i CCNL del settore agricolo e del lavoro domestico, poiché in tali settori le informazioni su aziende e lavoratori affluiscono all’INPS almeno in parte attraverso flussi informativi diversi da Uniemens. Nel 2021, per 12.914.115 lavoratori è indicato il CCNL applicato, mentre per altri 729.544 manca tale dato. Per il 2020, erano 12.218.448 i lavoratori a cui era applicato un CCNL e 772.286 i lavoratori senza l’attribuzione negli Uniemens di un CCNL. Rispetto a questi lavoratori, non è spiegato se la mancanza dell’indicazione del codice dipenda dalla non corretta compilazione della dichiarazione Uniemens, dal fatto che l’eventuale CCNL applicato non sia stato depositato presso il CNEL (a cura dei soggetti stipulanti, ai sensi dall’art. 17 della Legge 30 dicembre 1986, n. 936) oppure non sia stato ancora attribuito il codice o ancora non sia applicano nessun CCNL. Pertanto, da questi dati, emerge che eventualmente ad un massimo tra 700 e 800 mila lavoratori negli ultimi due anni non sarebbe applicato un CCNL, non essendo comunque chiaro se l’assenza dell’indicazione di un contratto dipenda, come detto, dall’effettiva non applicazione oppure da altre ragioni di mancata comunicazione o mancata attribuzione di un codice. È allora qui, prima di ogni altra valutazione, che dovrebbero prioritariamente indirizzarsi gli sforzi di verifica di legislatore e istituzioni.

Dati Uniemens
esclusi i CCNL del settore agricoltura e lavoro domestico 2020 2021
Numero medio lavoratori con indicato CCNL 12.218.448 12.914.115
Numero medio lavoratori CCNL non indicato 772.286 729.544
Totale 12.990.734 13.643.659
Fonte: CNEL, Archivio dei contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al CNEL, 23 maggio 2022, [file: “CCNL settore privato 23 maggio 2022]

 

Volendo cercare di comprendere nel dettaglio e ricostruire i numeri attraverso altri dati, si possono prendere a riferimento le informazioni disponibili nella banca dati INPS Osservatorio lavoratori dipendenti e indipendenti (si veda, anche, INPS, Osservatorio lavoratori dipendenti e indipendenti. Anno 2020, Statistiche in breve, Dicembre 2021). Per l’anno 2020, ultimi dati disponibili, i lavoratori dipendenti del settore privato risultano 14.953.008, gli operai agricoli 920.665 e ai lavoratori domestici 801.236. Per poter comparare questi dati con i flussi Uniemens (che contengono il dato dei CCNL applicati) occorre sottrarre dal numero dei lavoratori dipendenti del settore privato il numero degli operai agricoli e dei lavoratori domestici (non rilevati nel dato Uniemens fornito dal CNEL). Rimangono 13.231.107 lavoratori. Rispetto ai 12.990.734 totali rilevati negli Uniemens c’è una differenza di circa 240 mila lavoratori, probabilmente si tratta di altri lavoratori del settore agricolo, oltre agli operai, che sono stati esclusi dai dati resi disponibili nell’Archivio del CNEL. In ogni caso, se anche si volesse fare la differenza tra il dato ottenuto e il numero di lavoratori a cui è attribuito un CCNL (12.218.448), si arriverebbe a poco più di un milione di lavoratori (1.012.659). Quindi anche attraverso questo tentativo di ricostruzione dei dati, non è possibile certamente parlare di “milioni di lavoratori esclusi dai CCNL”.

Dati INPS 2020
Dipendenti settore privato 14.953.008
Operai agricoltura -920.665
Dipendenti lavoro domestico -801.236
13.231.107
Fonte: Banca dati INPS Osservatorio lavoratori dipendenti e indipendenti

 

Un ulteriore tentativo di verificare il numero di lavoratori esclusi dalla applicazione dei CCNL può essere fatto utilizzando dati ISTAT (con riferimento al terzo trimestre 2020, per disponibilità di dati). Dalle serie storiche degli occupati, è possibile calcolare la media dei lavoratori dipendenti che corrisponde a 17.776.727. Gli occupati nel settore agricolo ammontano a 956mila e i lavoratori domestici a 684mila. Occorre poi sottrarre i dipendenti pubblici che per il 2020 sono calcolati in 3milioni e 212mila. La differenza porta a 12.924.277 (cfr. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istat, Inps, Inail, Anpal, Il mercato del lavoro 2020. Una lettura integrata, ISTAT, 2020, p. 30). Se confrontiamo questo dato con il dato dei flussi Uniemens per i lavoratori a cui è applicato un CCNL, vediamo che è quasi identico. Quindi non pare esistano altri lavoratori che siano sfuggiti ai conteggi, riconfermando che il numero massimo di lavoratori a cui non si applica un CCNL sono eventualmente quei 770 mila per il 2020 e i 729 nel 2021.

 

Dati ISTAT III trimestre 2020
Media lavoratori dipendenti 17.776.727
Occupati agricoltura -956.000
Occupati lavoro domestico -684.000
Dipendenti pubblici (2020) -3.212.450
12.924.277
Fonte: ISTAT, Serie Storiche Mensili, Occupati per posizione professionale e carattere dell’occupazione – Tabella 3; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istat, Inps, Inail, Anpal, Il mercato del lavoro 2020. Una lettura integrata, ISTAT, 2020

 

Pur non negando la questione del lavoro povero (sia consentito rinviare, ancora, a S. Spattini, M. Tiraboschi, Questione salariale: guardare la luna, non il dito. A proposito di dinamiche retributive, salario minimo e dei presunti 1.000 contratti collettivi nazionali di lavoro, in Bollettino ADAPT, 2022, n. 18), non è tuttavia possibile sostenere l’introduzione del salario minimo legale con l’argomentazione dei “milioni di lavoratori esclusi dai CCNL”, i numeri la smentiscono. Le persone eventualmente escluse dalla copertura dei contratti collettivi, oltre a quelle sopra conteggiate, non sono lavoratoti dipendenti a cui la contrattazione collettiva sia applicabile, sono tirocinanti, collaboratori autonomi, lavoratori occasionali, lavoratori in nero e altri lavoratori non dipendenti.


Silvia Spattini

Direttrice ADAPT

@SilviaSpattini