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La Commissione multa i sindacati per lo sciopero a oltranza a Malpensa.

“Ma ne valeva la pena”

Malpensanews.it

Dalla Commissione di garanzia sugli scioperi arriva una multa da 2500 euro complessivi ai sindacati di base e autonomi, per lo sciopero dello scorso febbraio alla Mle, uno dei principali operatori della Cargo City di Malpensa.

La sanzione arriva perché le quattro sigle (Usb Lavoro Privato, Cub Trasporti, Flai TS e AdL) avevano sostenuto lo sciopero a oltranza dei lavoratori a febbraio, durato quattro giorni oltre lo sciopero dichiarato, che nei trasporti è limitato ad un massimo di 24 ore.

La Commissione ha comunque adottato la sanzione minima: i quattro sindacati vedranno dunque sospesa una parte dei versamenti delle quote da parte dell’azienda:

A dispetto della sanzione e del fatto che non tutti gli obbiettivi sono stati raggiunti, la Cub Trasporti guarda complessivamente con favore all’esito della vertenza, notando che Mle «è stata costretta da una lotta effettivamente dura a riconoscere ai lavoratori migliorie che comunque attenuano quelle perdite economiche che i sindacati confederali non hanno voluto […] e comunque saputo recuperare con il recente rinnovo del Ccnl. Soddisfazione anche nel vedere come i lavoratori siano stati determinati nella difesa dei loro diritti e come la vicenda si sia potuta concludere senza che si siano concretizzate le minacce di sanzioni prospettate dall’azienda (e sostenute dai confederali) ai lavoratori e ai sindacati che li appoggiavano».

La rinuncia alle sanzioni e alle contestazioni disciplinari era uno dei punti dell’accordo per sospendere lo sciopero, ottenuto grazie all’attenta mediazione del prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, competente per territorio su Malpensa.

«Resta soprattutto la soddisfazione di essere stati accanto ai lavoratori anche nella loro scelta di continuare la lotta “oltre le regole”, nonostante i rischi economici a cui questo appoggio avrebbe esposto il sindacato, nella convinzione che la ingiustizia contro cui essi lottavano, ovvero concrete e ingenti perdite di salario reale (avvallate purtroppo da altre sigle sindacali) e il depotenziamento dei precedenti scioperi con comandi eccessivi sulla cui determinazione mai era stato concesso al sindacato di intervenire, giustificassero, in quel caso, anche una forzatura».