LICENZIATI DA MALPENSA!
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Il 24 dicembre Ags H., ha formalmente aperto la procedura di “clausola sociale” per il passaggio delle attività di terra di EasyJet da Airport verso la stessa Ags H.
Il passaggio delle attività è previsto per il 1° marzo e le procedure dell’art. 37 del Ccnl, prevedono incontri tra le due aziende per definire numeri e criteri di scelta del personale da trasferire e successivamente incontri con le organizzazioni sindacali.
Dal volume di traffico di EasyJet su Malpensa, la clausola sociale interesserà circa 200/250 FTE corrispondente a 250/300 lavoratori. In alcune aree il servizio ad EasyJet viene quasi integramente fornito da personale di Adecco in contratto Staff Leasing a part-time anche verticale per attività di sei mesi l’anno.
SI FANNO CONCORRENZA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI!
Prima ancora che le parti si incontrino è cominciata l’attività contro i lavoratori, infatti:
➢ EASYJET- Dopo aver deciso di cambiare l’appalto con Airport e di avvalersi di Ags H., per puro risparmio economico, ora avendo necessità di personale formato in grado di assicurare la continuità lavorativa, il capo scalo di EasyJet sta cercando di convincere i lavoratori di Adecco a passare in Ags H., dimostrando con ciò la totale subalternità di Ags ai voleri della compagnia aerea.
➢ ADECCO/AIRPORT- Ai lavoratori a staff-leasing di Adecco è stato comunicato che a seguito del recesso del contratto con Airport da febbraio non lavoreranno più a Malpensa. Dopo di ciò Airport intende trasferire ad Ags personale diretto e che non opera su attività legate ad EasyJet.
➢ AGS- Agli incontri in sede Enac ha palesato l’intenzione di non garantire le stesse condizioni economiche precedenti ai lavoratori che deve assumere.
2022/01/04
NON FACCIAMOCI FREGARE CON SOLUZIONI INDIVIDUALI!
Il peggioramento delle condizioni di lavoro in aeroporto, e la totale assenza di una risposta sindacale collettiva, sta portando parecchi lavoratori a scelte individuali.
Ci sono lavoratori che per paura, illudendosi di poter mantenere il posto di lavoro, accettano lusinghe e proposte fatte da chi invece opera per fregarli.
La nostra organizzazione non può accettare che ci siano lavoratori che perderanno il posto di lavoro o che dovranno subire pesanti perdite economiche.
27 gennaio sciopero nazionale di 24 ore per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 6 anni