Le promesse dei candidati al vaglio dei lavoratori del San Raffaele
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COMUNICATO STAMPA
Milano – sanità
Le promesse dei candidati al vaglio dei lavoratori del San Raffaele
Questa mattina, martedì 24 gennaio, le lavoratrici e i lavoratori dell’ospedale San Raffaele, riuniti in assemblea generale, hanno incontrato alcuni candidati al Consiglio regionale, per porre l’attenzione sulle condizioni di lavoro del personale della sanità e, di conseguenza, sulla qualità delle prestazioni erogate.
Sono intervenuti Bianca Tedone per Unione Popolare, Carmela Rozza e Carlo Borghetti per il PD, Michele Usuelli per Lista Majorino, Elisabetta Strada per Azione-Italia Viva, Riccardo Pase per la Lega, Marco Alparone per Fratelli d’Italia.
Ha coordinato il dibattito il giornalista Biagio Longo, esperto di comunicazione, che ha lavorato in questo ambito anche per il Consiglio regionale lombardo.
E’ stato chiesto a tutti i candidati di esprimersi su tre temi ritenuti fondamentali per migliorare le condizioni di lavoro del personale della sanità e, di conseguenza, la qualità delle prestazioni erogate. Sono stati chiesti impegni concreti, sui seguenti tre temi, specificando se la proposta sia compatibile col proprio programma elettorale.
• Organici adeguati: abolizione dei minutaggi e necessità di correttivi al sistema dei rimborsi DRG. Le strutture sanitarie utilizzano il criterio degli organici minimi previsti dal sistema di accreditamento regionale, con l’ambigua formula dei minutaggi assistenziali, per determinare il personale presente nei servizi e reparti, determinando carichi di lavoro insostenibili e assistenza inadeguata alla complessità delle cure necessarie ad una popolazione sempre più anziana e portatrice di diverse patologie.
• Contratto unico per i lavoratori della sanità (cosiddetto comparto): infermieri, tecnici, amministrativi, personale di supporto della sanità pubblica e privata svolgono le stesse mansioni e hanno diritto allo stesso trattamento normativo ed economico e a rinnovi contrattuali puntuali e contemporanei. Non è materia di carattere nazionale, perché tra i criteri di accreditamento può essere richiesta l’applicazione del contratto sanità pubblica compatibilizzato con la natura privatistica delle strutture accreditate.
• Internalizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici: sia nella sanità pubblica che in quella privata, dopo aver esternalizzato servizi comunque strategici per il contenimento delle infezioni e per la sicurezza, quali le pulizie e la manutenzione, si è estesa negli ultimi anni la precarizzazione, attraverso il lavoro somministrato, e l’esternalizzazione anche della gestione di sale operatorie e di interi reparti a cooperative e società di professionisti: viene meno la continuità assistenziale e la piena integrazione e il controllo di processi organizzativi complessi, con gravi rischi per gli operatori e i pazienti.
I lavoratori, dopo aver ascoltato attentamente tutti gli interventi, hanno promesso di sottoporre a verifica nel tempo, in modo che, quanto esposto dai candidati trovi concreta realizzazione e non rimanga solo una promessa elettorale.
Milano, 24 gennaio 2023
Per info e contatti:
Margherita Napoletano – cell. 3474144517
Daniela Rottoli – cell. 3474617464