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ALLE RSU NOI OPPONIAMO L'ORGANIZZAZIONE AUTONOMA DEI LAVORATORI

Azienda e sindacati si sono accordati per la rielezione delle RSU Noi non parteciperemo: ci opporremo.

Le prime elezioni in Posta delle R.S.U. furono salutate come un atto di democrazia: finalmente i lavoratori potevano scegliere i propri rappresentanti al posto di quelli nominati dalle segreterie sindacali.

Fu una breve stagione in cui ogni RSU poteva indire assemblee e si conducevano trattative con i responsabili delle Unità Produttive su orari, ferie, applicazione del personale, sicurezza e tutto ciò che riguardava i lavoratori.

Ma questo non poteva piacere alle burocrazie sindacali che intervennero e tolsero, di fatto, il diritto di indire assemblee, tutte le trattative vennero spostate in ambito regionale e le Unità Produttive furono ingrandite a tal punto da rendere impossibile il lavoro sindacale ed una vera e reale rappresentanza.

Cosa sono oggi le RSU? Sono solo un simulacro di democrazia, un vestito vuoto, una farsa che serve solo per qualche piccolo beneficio agli eletti con orari di comodo o carchi di lavoro privilegiati. Sottomesse alle segreterie sindacali ratificano ogni accordo preso dalle stesse. L’ultimo esempio è quello del “recapito a giorni alterni”, di cui conosciamo fin troppo bene il capolavoro di “lor signori”: le segreterie firmano, le rsu si accodano.

Servono le RSU ai lavoratori? A chi in buona fede se lo chiede noi rispondiamo che l’unica funzione che attualmente hanno, è di legittimare le segreterie confederali e che non hanno nulla di democratico, perchè non possono decidere su nulla: tutto è concentrato in alto, in basso resta da decidere il colore della carta igienica…

 

Ma il capolavoro di “lor signori” non si ferma qui: chi intendesse partecipare alle elezioni delle RSU è obbligato a sottoscrive un testo che impone a tutte le organizzazioni sindacali, anche se dissenzienti, di accettare le decisioni della maggioranza dei sindacati. Quello che sembra essere un principio “sano” in realtà lega mani e piedi anche a quei sindacati che non dovessero essere d’accordo.

 

Noi non vogliamo legarci alle decisioni prese da una maggioranza che firma continuamente al ribasso, che attraverso i “loro” accordi hanno peggiorato la nostra condizione di vita e di lavoro. Noi pensiamo che chi è in disaccordo debba avere tutto il diritto di esprimerlo nelle forme che liberamente ritiene più utili, come lo sciopero; che ha il diritto di organizzarsi per respingere e opporsi ad accordi dannosi per la propria condizione.

 

PER ELEZIONI LIBERE

PER IL DIRITTO DI ELEGGERE DIRETTAMENTE I PROPRI RAPPRESENTANTI

 

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