Milioni di lavoratori dei servizi e dell’industria in Francia stanno lottando contro la controriforma delle pensioni; sei giornate di lotta generale e di massa rappresentano un esempio da seguire e una chiara lezione a tutti i lavoratori d’Europa su come gestire una vera lotta.

Una lezione anche al Sindacato in Italia alla parte prevalente del sindacato ormai collaborativo e subalterno ai padroni e ai governi e al sindacalismo conflittuale che non riesce a consolidare il suo radicamento nei posti di lavoro indispensabile per costruire il conflitto.

In Francia Macron e padronato, vogliono:

• aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni;
• ridurreil rapporto tra pensione e ultimo salario dal 74% al 55%
• aumentare le differenze tra le pensioni delle donne e degli uomini.

Anche in Francia stato e padronato chiedono più anni di lavoro per ciascun lavoratore, togliendo anni al diritto di realizzare se stessi e non solo profitti per altri.

Gli appetiti dei padroni non finiscono mai e ci obbligano a non mollare la lotta contro lo sfruttamento che spalmano indifferentemente sulla giornata, sulla settimana e sulla vita intera.

La Cub pensionati solidarizza con la lotta in corso per un vincolo di classe che unisce il movimento operaio e

perché i lavoratori italiani hanno già subito da anni l’attacco alle pensioni che ha aumentato gli anni necessari al diritto alla pensione, ridotto gli importi e depotenziato l’indicizzazione per tutelare il loro potere d’acquisto.

In Italia la contro riforma è iniziata nel 1995 e proseguita nel 2010/2011 e conosciamo i danni prodotti per i pensionati, per i lavoratori attivi e per chi è in attesa di lavorare.

Da noi hanno aumentato di ben sette anni la vita lavorativa per gli uomini e ben dodici anni alle donne! Per giunta opera l’aspettativa di vita per cui la vita lavorativa può diventare anche più lunga. Tutto senza alcuna lotta di contrasto da parte del sindacato. Il sindacato confederale gioca un ruolo subalterno e complice avendo scelto di sottostare alle compatibilità, ai vincoli esterni e interni e ciò per noi in Italia è un serio ulteriore problema.

Cub Pensionati Milano condivide la lotta contro l’allungamento del tempo di lavoro nell’arco della vita e la lotta per la riduzione dell’orario di lavoro settimanale per impedire che tutta la produttività finisca nelle mani dei padroni.

Il welfare pubblico e universale è messo in discussione dal neoliberismo dei padroni e della grande finanza per attaccare il salario indiretto e per consegnarlo al mercato e realizzare altri profitti.

Ai lavoratori in lotta proponiamo di costruire occasioni di confronto per affermare a livello europeo un modello sindacale conflittuale autonomo dai governi e dai padroni; nella divisione e nell’isolamento nazionale rischiamo identiche sconfitte:

Per ora è importante che la vostra lotta paghi: sarebbe un bel successo per tutti i lavoratori.

Milano 15 marzo 2023