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Buone notizie dagli Stati Uniti: la lotta paga!

I metalmeccanici rialzano la testa e conquistano importanti risultati alla Ford, alla GM e alla Stellantis

GM, Ford e Stellantis hanno chiuso, dopo 40 giorni di scioperi, la vertenza aperta dal sindacato United Auto Workers (UAW) e i lavoratori hanno conquistato importanti risultati.

Stellantis, che conosciamo da vicino, è capitolata dopo la Ford ed ha sottoscritto identici contenuti.

L’accordo prevede un aumento salariale del 25% spalmato sui prossimi 4 anni e mezzo (11% erogato immediatamente); la re-introduzione dell’indicizzazione dei salari all’inflazione, cancellata nel 2008; interventi di superamento delle differenze esistenti fra lavoratori con contratto permanente e lavoratori precari e un miglioramento dei benefici pensionistici.

Aumenti salariali e indicizzazione dei salari aumenteranno le paghe orarie del 30% per i livelli più alti di inquadramento e del 60% per quelli minimi; i lavoratori con contratti più precari, godranno di aumenti fino al 150% su 4 anni.

L’accordo, se approvato, porterebbe 68.200 dollari in più al lavoratore a tempo pieno e fino a 193.000 dollari sia per i lavoratori a termine che quelli stabilizzati.

L’azienda, si è impegnata inoltre ad assumere 5.000 lavoratori nei prossimi anni, rimangiandosi l’intenzione di licenziarne 5.000; riaprire uno stabilimento in Illinois, chiuso a marzo di quest’anno per produrvi auto elettriche; riconoscere al sindacato più diritto di sciopero i più informazioni.

La vertenza, incentrata sulla contrattazione e il conflitto, rappresenta una svolta dopo anni di contenimento dei salari e concessioni alla controparte per non far fallire il settore, mentre manager ed azionisti diventavano sempre più ricchi.

Il rilancio generale delle lotte è stato possibile con il rinnovamento del gruppo dirigente del sindacato, con il cambiamento della politica rivendicativa e il rilancio del conflitto. La piattaforma della vertenza contro le diseguaglianze molto più radicale rispetto alla pratica sindacale precedente è un merito diretto del nuovo gruppo dirigente e della spinta dei lavoratori e lavoratrici dentro il sindacato.

Il presidente del UAW ha detto: «Questo contratto è più di un contratto. É un appello all’azione per i lavoratori ovunque, per organizzarsi e lottare per una vita migliore».

Appello che in particolare i lavoratori italiani devono raccogliere per uscire dall’impotenza e dal fatalismo; è ora di prendere atto che le nostre disastrose condizioni hanno precise cause rappresentate da un sindacato subalterno, che non contratta e che difende esclusivamente il suo ruolo e un sistema che affida il paese al mercato e agli interessi dei padroni e non affronta le emergenze dei lavoratori e dei ceti popolari. Cambiare prospettive è possibile se lo si vuole! I profitti Stellantis li realizza nella stessa misura anche in Italia, mentre mantiene i lavoratori nella miseria!

Centro studi Cub Milano

Milano 2/11/2023