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A MILANO I LAVORATORI GRIDANO “GIU’ LE ARMI, SU I SALARI”!

2 Dicembre sciopero generale del sindacalismo di base

“Giù le armi! Su i salari!”, con questo grido hanno sfilato migliaia di lavoratori tra le vie del centro di Milano, in occasione dello sciopero generale del sindacalismo di base.

La manifestazione è partita da Assolombarda e si è conclusa in Piazza della Scala.

Gli stipendi sono diminuiti rispetto al 1990, la precarietà è ormai dilagante, tutti i governi hanno promosso politiche di macelleria sociale e di riduzione dei diritti democratici, Confindustria pretende sempre più flessibilità e peggioramento dei contratti collettivi, la guerra scoppiata nell’ambito delle tensioni tra Nato e Russia sta aggravando ulteriormente la situazione. L’inflazione è ormai esplosa e sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie dei lavoratori.

Il sindacalismo di base ha portato in piazza la reale opposizione sociale di questo paese, i lavoratori combattivi. Senza i tentennamenti del sindacalismo confederale, abbiamo criticato con forza la nuova legge di bilancio del governo Meloni, che per cercare di ingraziarsi tutta la borghesia, colpisce le classi popolari. Soldi, condoni e sconti per i padroni, mentre si taglia il reddito di cittadinanza per far tornare ricattabili i disoccupati.

I lavoratori hanno rivendicato il rinnovo dei contratti nazionali con forti aumenti salariali; la reintroduzione della Scala Mobile; investimenti in istruzione Trasporti, Welfare, Salute, pensioni, edilizia residenziale pubblica; lo stop alle privatizzazioni e ai subappalti; prezzi tutelati per luce, gas e beni comuni in generale; democrazia nei luoghi di lavoro.

Una piattaforma autonoma di lavoratrici e lavoratori per promuovere una mobilitazione continua del mondo del lavoro e delle classi subalterne, mettendo in luce le contraddizioni di trent’anni ininterrotti di politiche neoliberiste promosse da tutti i governi che hanno progressivamente impoverito le classi popolari.